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BOTTEGHE E BOTTEGAI NELL'OTTOCENTO BARESE. IL TRIBUNALE DI COMMERCIO DI BARI

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Franco Martino

BOTTEGHE E BOTTEGAI NELL’OTTOCENTO BARESE. IL TRIBUNALE DI COMMERCIO DI BARI

presentazioni di Domenico Ricchiuti e di Nicola Magrone, aprile 1994, pp. 272, £. 46.000

«... introdotti nel mondo dei bottegai e commercianti baresi del secolo scorso, tra arti e mestieri praticati in quel tempo; veniamo informati sul Codice e Tribunale di Commercio, su aspetti di politica creditizia e fiscale, possiamo seguire con simpatia le ansie, i metodi e le espressioni dei nostri operai e artigiani.

Mancava nella particolare letteratura nostrana del tempo uno studio attento e documentato su tali metodi, sugli usi, i costumi, i bisogni di determinati settori economici dei nostri paesi.

... indagine, svolta con particolare cura ma anche con amore verso la Terra in cui si e' nati e si opera. La provincia ne esce viva, ben caratterizzata nella sua vocazione ed esplorata nella quotidiana fatica dei suoi abitanti, cosi' come ben delineati appaiono l’indole concreta della minuta gente di Bari, i suoi atteggiamenti piu' tipici, le sue disposizioni, il suo linguaggio colorito e puntuale, del quale sono citati termini consueti ma che pure sembravano smarriti alla nostra memoria.

Della lettura possono giovarsi i giovani operatori della giustizia e del commercio della Terra di Bari, per riflettere e formulare termini di paragone con il passato e valutare i traguardi raggiunti.

Il commercio, le vicende legate alla realizzazione di importanti istituzioni come la Camera di Commercio, il Tribunale di Commercio, la Borsa e cosi' via, sono rappresentate dal vivo attraverso la lettura di documenti autentici...»

Domenico Ricchiuti

«Chi pensasse che in questo libro si raccontino ininfluenti "storie minime" farebbe il solito errore e commetterebbe il peccato di presunzione proprio degli uomini inutilmente colti.

Questa citta', per giunta, ha probabilmente vivo bisogno di una sua "storia minima": per liberarsi una volta per tutte dell’immagine di citta' senza radici, senza identita' sua, senza passato raccontabile e percio' dal futuro incerto.

La fittissima ragnatela di leggi, di regolamenti, di arti, di mestieri, di intelligenze e di fatiche, testimoniata e minutamente percorsa da Franco Martino, porta ineluttabilmente al cuore il problema: che e' il rapporto tra intellettuali e masse, tra rivoluzione (che i primi "pensano" e i secondi "fanno") e conservazione, tra apparati istituzionali e regole materiali di vita; per noi in particolare, alla questione meridionale dentro al processo di unificazione nazionale...

Noi abbiamo ancora, non sempre per merito nostro, tracce piu' o meno vistose del nostro passato; la nostra provincia "tiene" al confronto della modernita' metropolitana; il nostro artigianato, le nostre piazze, i nostri costumi, i nostri mestieri, la nostra vocazione al commercio e, cosa di non poco conto, soprattutto i nostri "commerci secondo regole", hanno radici, a dispetto delle apparenze, ben solide e profonde.

Il "problema" e' semmai quello di renderci e di rendere consapevoli di queste radici, insomma di "sentirsi" dentro ad un processo storico capito, raccontato e "fatto proprio"...»

Nicola Magrone

Sommario: Presentazione (Domenico Ricchiuti - Nicola Magrone) - Ricordo di Tommaso di Cagno (Elena De Leo Volpe) - Introduzione - Parte prima: Botteghe e bottegai nell’Ottocento barese. Il Tribunale di Commercio a Bari: I. Il bottegaio; II. La bottega; III. Cenni storici; IV. Il commercio; V. La politica creditizia e monti frumentari e di prestanza; VI. La politica fiscale durante il Regno delle Due Sicilie; VII. Il commercio e la riforma fondiaria; VIII. Il codice di commercio nel Regno di Napoli e delle Due Sicilie; IX. Bari e il Tribunale di Commercio - Parte seconda: Arti e mestieri nel borgo barese dell’Ottocento: I. Sarti e sartine; II. L’acqua piovana; III. Il salone; IV. I caffe'; V. Il carbonaio; VI. Il commercio dell’olio; VII. L’incasso; VIII. Il fabbroferraio; IX. I mercati di bestiame; X. Il sensale di matrimoni; XI. La taglia; XII. La piazza del paese ovvero l’ufficio di collocamento; XIII. Osterie - Taverne e drogherie; XIV. La vita di borgo attraverso il regolamento di Polizia Urbana - Fonti bibliografiche.

ISBN 88-7949-061-3