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CASAMASSIMA NELLA STORIA DEI TEMPI

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Sante Montanaro

CASAMASSIMA NELLA STORIA DEI TEMPI

volume quarto, novembre 2000, pp. 1192, £. 80.000 ( 41,32)

Monsignor Sante Montanaro è nato a Casamassima (Bari) l'8 settembre 1916, ma risiede a Roma.

Per gli studi ecclesiastici, frequentò la Pontificia Facoltà Teologica di Posillipo (Napoli) e le Pontificie Università Gregoriana e Lateranense di Roma; per gli studi profani, fu allievo nella Università di Roma "La Sapienza" e nell'Università’ di Firenze; completò la sua preparazione culturale con gli studi di Paleografia, Diplomatica ed Archivistica nell'Archivio Segreto Vaticano e in quello di Stato di Roma.

Dopo qualche anno di insegnamento nel Liceo Classico "San Gabriele" di Roma, fu chiamato al servizio della Santa Sede: dapprima, quale Segretario sia della Pontificia Commissione di Arte Sacra in Italia nonché quale Segretario della Pontificia Accademia Artistica dei Virtuosi al Pantheon; in seguito, quale Aiutante di Studio nel Vicariato di Roma, e, quindi, quale Consultore del Segretariato Pontificio per i Non Credenti nonché quale esperto delle Comunicazioni Sociali, nell'apposita Delegazione Regionale della Conferenza Episcopale del Lazio.

Appassionato per gli studi e per le attività sociali, dal 1948 al 1963 fu Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'ACAI (Associazione Cristiana degli Artigiani Italiani), prodigandosi per creare o rinnovare le strutture giuridiche ed economiche di tali importanti categorie produttive; dal 1972 è Assistente Ecclesiastico della Primaria Associazione Cattolica Artistico-Operaia, nel cui ambito ha promosso ed organizzato 9 Seminari di studi su "Cultura e Società", con numerosi corsi post-universitari nei settori delle lettere, delle arti e delle scienze, frequentati, ogni anno, da circa quattrocento giovani, gran parte dei quali assunti dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (Biblioteche, Archivi, Soprintendenze), dal Comune di Roma e dai più prestigiosi Istituti culturali (Accademia dei Lincei, Accademia dei Quaranta, Accademia di S. Cecilia, ecc.).

Valido assertore del rinnovamento dell'arte, soprattutto sacra, nel 1950, quale Segretario della Accademia dei Virtuosi al Pantheon, collaborò alla organizzazione della Mostra Internazionale di Arte Sacra dell'Anno Santo; negli anni '60, organizzò, nell'ambito della Mostra di Oltremare di Napoli, 3 Convegni Nazionali e 3 Mostre Nazionali di Arte ed Artigianato artistico sacri.

Altre Mostre Nazionali di Arte Sacra (architettura, pittura, scultura, grafica) sono state da lui organizzate, negli anni 1975, 1984, 1986 a Roma, utilizzando Palazzo Braschi e la Basilica di Santa Maria in Cosmedin.

Rilevante è stato il contributo da lui dato per la celebrazione, negli anni 1989-1990, del Secondo Centenario della Rivoluzione Francese a Roma, che portò all'allestimento di una significativa mostra sull'argomento e ad una apprezzata pubblicazione, dal titolo "Rivoluzione Francese e Roma".

Con la collaborazione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e del Ministero del Lavoro, ha curato due volumi: uno sugli Atti del Convegno Nazionale di Grottaferrata, a riguardo delle Biblioteche, degli Archivi e degli Istituti Culturali Italiani, e l'altro sugli Atti del Convegno Nazionale delle Cooperative dei giovani, sorte con la legge 285.

Dal 1993 al 2000, si è fatto promotore, in Casamassima, di 8 estemporanee o Rassegne di arte contemporanea nelle quali sono stati esposti i lavori di centinaia di artisti, soprattutto giovani.

Ha fondato e diretto la Rivista: "Per una Civiltà europea dello Spirito" e "Opera Aperta", curando, nello spirito del Concilio Vaticano II, proficui incontri e scambi di utili esperienze fra i rappresentanti più autorevoli delle varie culture in Italia ed all'Estero.

Autore di numerosi articoli e di varie pubblicazioni, è Membro effettivo della Pontificia Accademia Artistica dei Virtuosi al Pantheon, Presidente Onorario dell’Archeo Club d’Italia – Sezione di Casamassima, Socio d'Onore del Nobile Collegio Chimico-Farmaceutico di Roma e del Rotary Club-Terra dei Peuceti di Casamassima (Bari).

Sommario: Presentazione - Capitolo primo. Feste e fiere paesane. Riti natalizi e Quaresimali. Religiosità e cultura nelle nobili Tradizioni della popolazione casamassimese: I. Feste religiose e fiere paesane: 1. Calendario delle feste religiose, 2. Calendario delle Fiere, 3. Le più note feste religiose di Casamassima; II. Il culto dei Santi Rocco e Sebastiano: 1. I centenari del Protettore San Rocco negli anni 1882 e 1995, 2. Le manifestazioni esterne organizzate nel XX secolo in onore del Protettore San Rocco 3. Il "Tesoro di San Rocco"; III. Il culto della Madonna del Perpetuo Soccorso: 1. La celebrazione del Centenario dell’arrivo della statua della "Madonna del Soccorso", 2. Il culto e l’antica chiesa della Madonna del Soccorso attraverso alcuni preziosi documenti di archivio IV. Il culto di Maria SS.ma di Costantinopoli; V. Il culto della Madonna del Carmine; VI. Il culto di San Michele Arcangelo e la Cappella rurale di S. Angelo; VII. La devozione di Sant’Antonio da Padova e il ricordo di una Chiesa in suo onore; VIII. L’insigne reliquia della Santa Croce e la festa in suo onore; IX. Feste religiose e Fiere in armonica simbiosi: 1. La Fiera di Santa Croce, 2. La Fiera di San Rocco; X. A ritroso, alla ricerca di riti religiosi e tradizioni popolari per la stagione "inverno": 1. Nostalgie natalizie, 2. Riti simbolici per ricordare le feste di S. Antonio Abate, della Candelora e di San Giuseppe; XI. Significativi riti quaresimali e pasquali; XII. Riti funebri di oggi e di ieri per il due novembre; XIII. Usanze paesane oggi scomparse o ancora vigenti: 1. U Bann’ o il Banditore, 2. La penitenza dei "calati" o "zit(i) senti", 3. U’ cuenzl (il consolo), 4. U’ lvragg(ie) (lauto pranzo) - Capitolo secondo. A Casamassima un esaltante salto dai palpitanti e suggestivi ricordi di una vita ricca di musica e folklore e allietata dalle gioiose manifestazioni dell’arte e dello spettacolo al tardivo risveglio per la difesa e la tutela del patrimonio storico, artistico e ambientale nel quale spicca la locale Chiesa Matrice di Santa Croce: I. Storia e tradizione dei "festini" del Carnevale casamassimese nel XX sec.; II. La "Pentolaccia" di Casamassima lanciata, attraverso le sue numerose edizioni, verso traguardi prestigiosi; III. Il giugno casamassimese e le "sagre delle ciliege". Il settembre casamassimese e le "sagre dell’uva". "Tempo di funghi" tra fine autunno e primo inverno: 1. Il "Giugno casamassimese" e la "Sagra delle ciliege", 2. Il "Settembre casamassimese" e la "Sagra dell’uva", 3. "Tempo di funghi"; IV. Dal baraccone all’aperto al cine-teatro "Guglielmo Oberdan" e al teatro Augusto, per le manifestazioni artistico-culturali, destinate al progresso civile del Paese: 1. Il cinematografo itinerante "Taccogna", 2. Proiezioni, in piazza Municipio, di immagini riguardanti il conflitto 1915-1918, 3. Il Cav. Donato Amenduni e la provvista del cinema-teatro Guglielmo Oberdan per Casamassima, 4. L’inaugurazione nel 1939 del nuovo cinema-teatro "Augusto", 5. Le attività del cinema-teatro "Augusto" e la costruzione del nuovo cinema "Iris", 6. Manifestazioni culturali in altri appositi spazi, 7. Il Corteo Storico Svevo, 8. L’Archeo Club d’Italia - Sede di Casamassima, una giovane associazione già matura per spiccare voli più ardimentosi; V. "Piripicchio", un curioso personaggio che costituiva la gioia di tanti bambini; VI. Anni 1995-1997: l’"addio" al "Palazzetto dello Sport" e al "Cinema Teatro Augusto": 1. La carenza di impianti sportivi: un male cronico per Casamassima, 2. Luci alla ribalta nel settore dello sport, 3. Il cinema-teatro "Augusto", strutture di spettacolo che avrebbero potuto essere salvate, 4. Dal totale smantellamento del cinema-teatro "Augusto" a nuove interessanti strutture nel settore dello spettacolo; VII. La tutela del patrimonio storico, artistico e ambientale nella Casamassima del XX secolo: 1. L’accorata denuncia del degrado da parte di alcuni esperti ben preparati, 2. La Consulta per catalogare i beni ambientali, artistici, storici e architettonici, 3. Un provvidenziale intervento della Soprintendenza ai Beni Archivistici per la Puglia, 4. La benemerita collaborazione del volontariato culturale del luogo; VIII. Recupero di beni culturali a Casamassima: 1. Il recupero dell’ex Convento di Santa Chiara e il Sindaco Domenico Antonio Orofino, 2. L’azione del Sindaco Paola Susca Bonerba per il recupero del Convento di Santa Chiara, 3. Il parere negativo della Soprintendenza per i Beni A.A.A. e S. per un recupero dell’ex Monastero di Santa Chiara ai fini di ottenerne edilizia residenziale privata, 4. L’ulteriore insistenza del Comune di Casamassima per ottenere gli interventi delle leggi numero 457 del 5 agosto 1978 e numero 67 dell’11 marzo 1988 a favore dell’ex Monastero di S. Chiara, 5. Il Palazzo Natale restaurato e dichiarato di interesse particolarmente importante ai sensi della legge 1 giugno 1939, numero 1089; IX. La Chiesa Matrice di Casamassima un monumento ricco di storia e varie volte rinnovato attraverso i secoli: 1. Excursus storico delle vicende edilizie della Chiesa Matrice di Santa Croce in Casamassima, 2. Profilo artistico della Chiesa Matrice di Santa Croce in Casamassima prima degli ultimi restauri - Capitolo terzo. Problemi di antica origine e soluzioni suggerite dall’evolvere dei tempi: I. Dall’accensione della legna dei boschi all’uso odierno del gas metano: 1. La situazione del gas metano in Italia e nella provincia di Bari, 2. La metanizzazione nel Comune di Casamassima; II. L’espansione edilizia urbana di Casamassima dai primi nuclei abitativi al Centro Antico del periodo normanno, fino all’attuale Piano Regolatore: 1. I primi nuclei abitativi, toponomasticamente denominati "casa" maxima, 2. Il "Centro Antico" del periodo normanno, 3. Variazioni urbanistiche e riassetto edilizio intervenuti nel XIV secolo, 4. Incremento demografico ed eccezionali opere edilizie nel XVI secolo, 5. Il timido affacciarsi dell’edilizia fuori le mura del paese nel corso del Settecento, 6. L’evoluzione urbanistica della Casamassima dell’Ottocento, 7. Popolazione di Casamassima nel XX secolo e nuovi insediamenti edilizi; III. Il Piano di Fabbricazione (P.d.F) adottato dal Consiglio comunale di Casamassima il 2 agosto 1969, nell’analisi che ne fu fatta dall’architetto Bartolomeo Frisini e dall’ingegnere Giovanni Fuzio nel "Documento preliminare" del Piano Regolatore Generale, della cui redazione erano stati incaricati: 1. Il Piano di fabbricazione dell’anno 1969; IV. La necessità di superare il Regolamento edilizio con l’annesso Programma di Fabbricazione approvati il 23 dicembre 1969 e l’arrivo, dopo 15 anni, del semaforo verde per il Piano Regolatore Generale di Casamassima: 1. Status del P.R.G. di Casamassima nel 1995, 2. L’approvazione tanto attesa del Piano Regolatore Generale; V. Alcuni giusti suggerimenti perché, in armonia con una intelligente ed equilibrata politica ambientale, Casamassima conservi le sue caratteristi che di tipico "organismo urbano": 1. "C-cultura. Casamassima un organismo urbano", 2. "A-architettura. Casamassima: obiettivi per una proposta d’intervento sul centro storico medioevale. Il Castello", 3. "L’ambiente. Casamassima un organismo urbano, 4. Anche a Casamassima un Piano di recupero urbano (P.R.U.); VI. Il varo di un progetto utile per incrementare le vie di comunicazione: la Strada Variante alla Statale 100, esterna all’abitato di Casamassima; VII. Smaltimento delle acque reflue e dei rifiuti solidi urbani quali risultano dai provvedimenti del Comune di Casamassima negli ultimi anni del XX secolo: 1. Lo smaltimento delle acque reflue a Casamassima, 2. Discarica per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; VIII. La difesa della salute fisica della popolazione casamassimese, a seguito del progresso della cultura, della scienza e della tecnica; IX. Situazione occupazionale a Casamassima nell’ultimo decennio del XX secolo: 1. Situazione occupazionale a Casamassima al 30 aprile 1996, 2. Premessa sulla disoccupazione, 3. Andamento degli iscritti alle liste di collocamento di Casamassima ne vari settori economici; X. Anche Casamassima coinvolta nel progetto del Parco Lama di San Giorgio; XI. Il piano di insediamenti produttivi (P.I.P,) e le sue alterne vicende: 1. Notizie sulla zona del territorio destinata a insediamenti produttivi, 2. Nel 1986 i primi seri tentativi di dare vita al P.I.P., 3. Nel 1988 un ulteriore tentativo di realizzare il P.I.P. (Agro-Alimentare), 4. Conclusione nel 1990 dell’iter amministrativo del Piano Insediament Produttivi Agro-Alimentare, 5. Nel 1993 riaccendimento di luci per il .PI.P., 6. Il P.I.P, compie un altro passo in avanti - Capitolo quarto. Attività artigianali e piccolo-industriali, commercio destinato all’interno o avviato all’esportazione sui mercati esteri, moderne attività di itticoltura, preziosi fattori di valorizzazione e incremento dell’economia di Casamassima nel secolo XX: I. Le attività artigianali casamassimesi. nel secolo XX: 1. L’artigianato casamassimese nella entità, nella configurazione e nello sviluppo, quali risultano dai dati raccolti dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Bari nel 1985, 2. Unità locali artigiane di Casamassima nel loro insieme e divise per ramo di attività economica, quali risultano da una tesi di laurea in Statistica, dal titolo "Analisi economico-sociale del Comune di Casamassima", discussa nel 1994, dalla dottoressa Anna Maria Borreggine nella Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bari; II. Presente e passato dell’artigianato casamassimese; III. L’artigianato casamassimese, settore per settore, nel secolo XX: 1. Il settore dei Calzolai, 2. Il settore dei Barbieri e Parrucchieri, 3. Il settore dei Falegnami, 4. Il settore dei Sarti, 5. Il settore dei Costruttori, 6. Il settore dei Meccanici, 7. Il settore degli Autisti di piazza, 8. Il settore dei Pittori-artisti, 9. Il settore degli Stagnini, 10. Il settore dei Fotografi, 11. Il settore degli Intonachisti, Piastrellisti, Imbianchini, 12. Il settore dei Tappezzieri, 13. Il settore dei Pianisti e Organisti operanti, 14. Il settore dei Noleggiatori e Riparatori di biciclette, 15. Il settore dei Fiorai, 16. Addetti ai lavori in paglia e plastica, 17. Addetti alla lavorazione del marmo, 18. Magliaie, 19. Cartapestai, 20. Fornai a legna ed elettrici, 21. Tipografi, 22. Orologiai e Orefici, 23. Settori artigiani, estintisi nel periodo 1900-1950; IV. Contadini e artigiani nelle bande musicali di Casamassima V) Nuove prospettive di assetto dell’artigianato in Terra di Bari; VI. Il commercio a Casamassima nel XX secolo: A. Notizie generali sul commercio interno ed estero nell provincia di Bari. Dai dati della Camera di Commercio di Bari sul commercio degli anni 1985 e 1986: 1. Il commercio interno in provincia di Bari, 2. I prezzi al consumo nella provincia di Bari, 3. Dati su alcuni consumi, 4. Il commercio con l’estero della provincia di Bari, nel 1986; B. Dai dati raccolti nella tesi di laurea della dottoressa Anna Maria Borreggine sul Commercio degli anni ’90: 1. Caratteristiche essenziali del commercio in tali anni, 2. Il commercio al dettaglio, 3. Il commercio all’ingrosso; VII. Notizie specifiche e concrete sul settore del commercio a Casamassima nel XX secolo: A. Problemi, strutture e forme concrete della commercializzazione a Casamassima nei primi sessant’anni del XX secolo: 1. La figura del mediatore, 2. La mandorlicoltura, seconda industria del paese, 3. I coraggiosi gestori de "Lo stabilimento" di via Bari, 4. Gli operatori commerciali e industriali Francesco Galluzzi e Modesto Labate, 5. I più noti esercizi commerciali di quei tempi, 6. Figure caratteristiche di pasticcieri e gelatieri; B. Il panorama economico-commerciale di Casamassima negli anni 1960-1999: 1. Per un riordino della realtà commerciale casamassimese la necessità d’un intelligente lavoro di analisi e sintesi, 2. La riorganizzazione del mercato settimanale e l’istituzione dei mercati rionali casamassimesi, 3. Revisione e aggiornamento quadriennale del Piano di adeguamento e sviluppo della rete distributiva al dettaglio in sede fissa (Legge 426/71) e del Piano di localizzazione dei punti ottimali di vendita dei quotidiani e periodici (Legge 426/8 1 e 67/87); VIII. L’acquacoltura a Casamassima in una coraggiosa iniziativa dell’imprenditore Gaetano Minervini: 1. Genesi dell’iniziativa agroindustriale dell’imprenditore Gaetano Minervini, 2. L’itticoltura a Casamassima: l’inaugurazione, il 5 marzo 1989, degli impianti della "Agricola Minervini Allevamenti del Sud"; IX. Il "Baricentro", il "Barialto" e l’"Auchan": megarealtà foriere di vita o di morte per Casamassima?: A) Il Baricentro: 1. Dal bisogno fortemente sentito di trasferire il centro nevralgico del commercio all’ingrosso fuori di Bari, a "Il Baricentro, 2. Il "Baricentro", una realtà piuttosto barese, che della Città di Bari resta sempre tributaria, 3. Ruolo del Comune di Casamassima nella genesi de "Il Baricentro", 4. Uno sguardo alle imponenti strutture de "Il Baricentro", 5. I primi promettenti passi della gigantesca iniziativa, 6. Casamassima: paese dormitorio o paese moderno, 7. Gli inquietanti interrogativi dei Casamassimesi sui problemi emersi con la presenza de "Il Baricentro", e le risposte fornite dai responsabili, 8. Per contrastare la recessione una necessria novità: l’I.B.A. (Imprenditori Baricentro Associati), 9. Mete da raggiungere in vista del Duemila: la "Libera Università Mediterranea"; B. Il Barialto: 1. Il "Barialto", un contesto ricco di fascino, che offre una alternativa di vita lontana dal caos di ogni giorno, 2. Al Barialto, con il torneo Luis Vuitton, il debutto del grande golf, nella corrispondenza del giornalista Gaetano Campione; C. L’Auchan: 1. Dall’"Ipermercato agroalimentare", un’iniziativa che avrebbe potuto essere provvida per i locali produttori del settore, all’"Auchan", un gigantesco centro commerciale al dettaglio, facente capo a un gruppo francese; X. In arrivo i "Category killers"; XI. Il no di Casamassima all’"Hamburger", un investimento della multinazionale "Mc Donald’s" la cui bocciatura ha suscitato contrastanti prese di posizione; XII. A quando la realizzazione del Mc Donald’s a Casamassima; Appendice: Una guida nel laboratorio degli aiuti per il Sud, le leggi utilizzate e i tassi dei finanziamenti agevolati - Capitolo quinto. Un’approfondita indagine sull’agricoltura casamassimese nei secoli XIX e XX dalla superficie agraria locale alle varie culture impiantatevi e ai vari tipi di operatori agricoli: Premessa: Ricordi di una civiltà contadina quasi del tutto scomparsa: I. Dall’agricoltura primitiva al nuovo scenario di quella degli ultimi 50 anni, sorretta dal moltiplicarsi di ricerche, dalla meccanizzazione e dallo sviluppo tecnologico: 1. L’agricoltura primitiva a Casamassima, 2. L’agricoltura feudale, 3. Strutture agricole ed equilibri sociali nella "Murgia Meridionale" del Settecento, 4. L’agricoltura nel XIX secolo, 5. L’agricoltura nel XX secolo; II. Superficie territoriale e agraria di Casamassima, ieri e oggi: 1. Superficie territoriale di Sammichele, 2. Superficie territoriale e superficie agraria utilizzabile di Casamassima, 3. Superficie agraria casamassimese fino al 1960, 4. Superficie agraria casamassimese dal 1960 circa a oggi; III. L’entità dei beni rustici ecclesiastici di Casamassima ai tempi dell’unità d’Italia, nel 1939, e oggi; IV. Un’attività economica ausiliare a quella della coltivazione dei campi: gli allevamenti vecchi e nuovi nel XX secolo; V. Le colture agricole di Casamassima, esaminate comparto per comparto: 1. Il mandorlo, 2. L’olivo, 3. I vigneti, 4. Il ciliegio, 5. I pescheti, 6. L’"Actinidia" (kiwi), 7. La "Cerealicoltura", 8. Le "Leguminose", 9. Gli "ortaggi selvatici e coltivati", 10. Il "carciofo", 11. Il "pomodoro", 12. Il "lino", 13. Il "cotone", 14. La frutta (varietà nuove e scomparse); VI. Luci e ombre nell’economia agricola degli ultimi trent’anni della storia di Casamassima: 1. Luci all’orizzonte, 2. Ombre nere nell’agricoltura casamassimese degli ultimi quarant’anni, 3. Mercato Comune Europeo e Comunità Economica Europea dal 1957 al 1999; VII. Operatori agricoli a Casamassima nel XX secolo: 1. I contadini, 2. Coltivatori diretti, 3. Agricoltori a tempo parziale, 4. I "massari" - Capitolo sesto. Uomini di talento casamassimesi vissuti o ancora viventi nel XX secolo, operanti in loco oppure in italia e nel mondo: I. Alti funzionari dello Stato: 1. Il Prefetto Francesco Antonio Latilla: una lunga e luminosa carriera a servizio dello Stato, 2. Giuseppe Latilla, un benemerito rappresentante del Governo italiano in Eritrea; II. Archeologi: 1. Un archeologo poco noto: Giovanni Neglia; III. Architetti: 1. Bartolomeo Frisini, un valente architetto morto prematuramente, 2. Pietro Marotti, un architetto ben presto stroncato nella vita, nei progetti e nei sogni, 3. L’architetto Antonio Pastore, un poliedrico professionista titolare dello studio "De Architectura"; IV. Attori cinematografici e teatrali: 1. Vincenzo Fiermonte, detto Enzo: un figlio di Casamassima fortunato per i suoi successi nello sport, nella cinematografia e nel teatro di prosa; V. Cantanti lirici: 1. Il N.H. Cavaliere Donato Amenduni tra la Banda e il canto lirico, 2. Francesca Camardella, una soprano lirica di Casamassima, conosciuta anche nella Russia degli Zar, 3. Il baritono Gerardo Spinelli, un cantante lirico ricco di talento e meritevole di sempre migliori affermazioni; VI. Cultori della lingua e tradizioni popolari: 1. Rocco Fiermonte, un raffinato cultore del dialetto e delle tradizioni popolari casamassimesi, 2. Manlio Spadaro, un uomo colto che a Casamassima ha donato gli ultimi sprazzi della sua vivacità intellettuale, 3. Vito Pietro Castellano: da bracciante agricolo a poeta contadino e promotore di un centro culturale per la valorizzazione del dialetto casamassimese e del teatro popolare, 4. Il piccolo imprenditore edile Giuseppe Castellano fra pietre, cemento e ispirazione poetica; VII. Dirigenti d’azienda: 1. Il dott. Antonio Frisini: un dirigente d’azienda modello, nella rievocazione fattane dal compagno di studi, Rocco Fiermonte; VIII. Domenico Ecclesiastici: 1. Il Canonico Primicerio ed Economo Curato Don  Spinelli, un sacerdote tutto cuore, soprattutto a favore degli orfani di un suo fratello prematuramente scomparso, 2. Il Canonico Don Rocco Camardella: una incomparabile guida per la formazione culturale dei giovani, 3. Il canonico Don Fedele Gazzilli: uno zelante Rettore della Chiesa di Santo Stefano e un efficace promotore del culto dei Santi che vi venivano venerati, 4. Il Canonico Don Vito Camardella: un Ministro di Dio molto attento all’Amministrazione della Prebenda Parrocchiale di Santa Croce, 5. Il Sacerdote Don Pietro Leogrande, un uomo molto colto, appassionato di interpretazione delle antiche pergamene e illustre professore di lettere nell’Abbazia di Montecassino, 6. Il Sacerdote Don Paolo Meliota, un uomo di Dio che non si risparmiò nel servizio dei fratelli, 7. Monsignor Nicola Vitucci, un ecclesiastico di grande valore chiamato a Roma al servizio della Santa Sede, 8. Don Giuseppe Mazzone: un prete della Missione, profondo conoscitore del pensiero filosofico e teologico di San Tommaso d’Aquino, oltre che poeta, 9. Il Canonico Primicerio Don Donato Nonna: un sacerdote di grande pietà e di eccezionale cultura, autore della prima documentata Storia di Casamassima, 10. Il Padre Francesco Radogna: un eroico Missionario casamassimese vissuto trent’anni in Cina ed esempio di grandi virtù cristiane, 11. Il Prete della Missione Don Peppino Angiuli, un Religioso missionario, aperto ai bisogni dei fratelli, 12. Un quartetto di Religiosi casamassimesi nell’Ordine Carmelitano, 13. Il missionario comboniano, Padre Giuseppe Volpetti, un santo sacerdote tutto dedito alla ricerca e alla cura di vocazioni sacerdotali in Uganda, 14. L’Arciprete don Raffaele Trizio, un parroco esemplare e zelante, morto a servizio dei fratelli di Modugno durante "la spagnola" del 1918; IX. Educatori: 1. Due insegnanti fuori del comune: l’educatore Nicola Nonna e lo storiografo Angelo Tanzella X. Imprenditori e industriali agricoli: 1. L’agronomo Stefano Attolini: un proprietario-imprenditore dalle idee chiare e veramente appassionato di problemi dell’agricoltura, 2. Luigi e Vincenzo Azzone: due imprenditori, padre e figlio, di grande coraggio e dalle molteplici iniziative , 3. Una esemplare famiglia di agricoltori: i Cristantielli, 4. L’agricoltore Don Leonardo Lapaccia, un nobile signore che riscuoteva la stima e l’affetto di tanta gente di Casamassima, 5. Vito Campobasso: un poliedrico imprenditore agricolo, polo di convergenza delle esperienze delle famiglie Ceo, Lenti, Martucci e Campobasso, 6. Il dottor Angelo Zella: un geniale imprenditore, ambasciatore volante dell’uva Italia nel Centro e nell’Alta Europa e "cuore pulsante" dell’insediamento turistico internazionale "Riva dei Tessali"; XI. Inventori: 1. Antonio Petronelli, il "Leonardo da Vinci" di Casamassima; XII. Magistrati: 1. Il N.H. dottore Nicola Azzone, in un primo momento esimio Maestro di diritto, e successivamente integerrimo Alto Magistrato, 2. Il procuratore Capo Dottor Michele Azzone, un saggio amministratore della giustizia, 3. Francesco Moschetti, un magistrto serio, profondamente umano, di grande equilibrio e rispettato da tutti; XIII. Medici: 1. L’insigne medico Michele Bufano, già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Rettore dell’Università di Parma, nonché Professore Emerito nell’Università "La Sapienza" di Roma, 2. Il medico commendator Giuseppe Mallardi, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Bari: un personaggio chiave nella vita politica, amministrativa e sociale di Casamassima e della Provincia Barese; XIV. Militari: 1. Generale Giacomo Lapenna, un eroico soldato che partecipò a tutte e due le Guerre Mondiali e alla ricostruzione delle Forze armate della Repubblica Italiana; XV. Pittori artisti: 1. Gino Colapietro, un artista la cui visione pittorica è venata di amori surreali, senza inutili compiacenze alle maschere allucinatorie di Ensor o all’universo segnico di Mirò, o, infine, al simbolismo lirico di Manritte, 2. Tommaso Fiermonte, un artista completo per vocazione e per realizzazioni, maturato alla scuola di Pietro Annigoni, 3. La pittrice Nunzia Luigia Sforza, un’artista delicata e contemplativa, capace, con la luce della sua intensa interiorità, di illuminare e far vibrare tutto l’universo che la circondava, 4. Rossella Petronelli, un’artista molto impegnata, non aliena da certe declinazioni della Pop americana, anche se personalmente solidale nei confronti del disagio esistenziale e della solitudine che caratterizzano i suoi personaggi, 5. Elena Netti, una brava artista che, nei monumenti e negli angoli nascosti del nostro paese, ha saputo trovare ispirazione per la propria matita o per il proprio pennello, 6. Il pittore Giuseppe Nitti: una difficile escursione nelle sue espressioni di uomo, di artista e di maestro di vita; XVI. Poeti: 1. Antonio Costanza, un gentile poeta lucano, ormai di casa a Casamassima , 2. Il poeta Francesco Paolo Bellomo: un uomo dinamico conosciuto con lo pseudonimo di Belfrank e organizzatore del premio internazionale e del gruppo poetico "Speranza", 3. Il poeta armeno Hrand Nazariantz, un intelligente mediatore culturale tra Puglia, Europa e Oriente, candidato al Premio Nobel per la letteratura, vissuto per tre anni a Casamassima e marito di due donne casamassimesi, 4. Angelo Neglia, un uomo di acuta sensibilità che, attraverso la poesia, espresse sogni e speranze; XVII. Professori universitari: 1. Raffaele Pastore, Oscar dell’Agricoltura 1960: un personaggio indimenticato a Casamassima, per i segni che vi ha lasciato; XVIII. Scultori: 1. Angelo Gazzilli, un serio scultore, prestato per lunghi anni alle Ferrovie dello Stato, 2. L’artista Giuseppe Rizzi, un giovane scultore appartenente alle avanguardie del nostro secolo; XIX. Speleologi: 1. Lo speleologo Franco Orofino, un personaggio alla ricerca dei misteri delle grotte; XX. Studiosi, ricercatori e cultori di musica: 1. Andrea Aragona, un emigrante casamassimese assurto dal modesto coro della Chiesa Madre del suo paese alla celebrità di apprezzato cantante lirico e di prestigioso maestro-scopritore del "Phosonantic Method of Voice Culture" negli Stati Uniti d’America, 2. Una speranza per la musica: Angelo Selvaggi, 3. Rocco Infarelli, un chitarrista di eccezione; XXI. Tecnici comunali: 1. Il geometra Angelo Camardella, l’ex muratore di Casamassima assurto ad autorevole Assistente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bari; XXII. Una famiglia di grande rilevanza sociale: 1. I D’Aprile, una famiglia laboriosa e desiderosa di emergere socialmente, 2. Curricula di Vito, Giuseppe e Francesco D’Aprile, 3. Giuseppe D’Aprile, un imprenditore agricolo dalle ampie vedute, 4. L’Ostetrico prof. Francesco D’Aprile, un serio professionista affermatosi adeguatamente a Roma, 5. L’ingegnere Vito D’Aprile, un pioniere dell’elettronica, purtroppo scomparso prematuramente; XXIII. Donne di eccezione: 1. La nobildonna Francesca Caterina Natale in Zella, un cuore aperto ai bisogni degli orfani, 2. Maria Giovanna Ciacci, una suora modello nell’Istituto del Sacro Cuore, 3. La carmelitana Madre Rosaria di Santa Filomena, al secolo Maria Consiglia Manzari, una religiosa di grande spiritualità, già proclamata Serva di Dio, 4. Suor Marcella (al secolo Antonia) Settanni, professoressa di lettere e Preside dell’Istituto Mater Dei in Napoli, nel 1993 Premio "Libertà di educazione" da parte della F.I.D.A.E. (Federazione Istituti di Attività Educative) della Campania - Capitolo settimo. Un devoto omaggio a Maria SS.ma del Carmelo nel bicentenario del miracolo del 5 aprile 1799. I più recenti restauri della Chiesa Matrice: I. Le disposizioni testamentarie del sacerdote don Domenico Parente: 1. Il testamento del sacerdote Don Domenico Parente, 2. Il codicillo al detto testamento, 3. La designazione del chierico coniugato Berardino Stiepo ad amministratore delle rendite derivanti dai beni lasciati dal sacerdote don Domenico Parente, sì che si completassero i lavori della Chiesa delle Anime Purganti e venisse istituita l’omonima Confraternita, 4. L’apertura e pubblicazione delle disposizioni testamentarie del sacerdote Don Domenico Parente (Testamento dell’8 gennaio 1714; Codicillo del 5 giugno 1721; Designazione dell’Amministratore Berardino Stiepo con atto rogato il 31 marzo 1722); II. La concessione dell’Assenso del Re Ferdinando IV di Borbone alla Istituzione e alle Regole della Confraternita delle Anime Purganti in Casamassima; III. Restituzione nel 1844 ai Confratelli del Sodalizio delle Anime Purganti di Casamassima, del diritto di amministrare i beni della Confraternita, purché lo avessero fatto sino al 1805; IV. L’approvazione nel 1903 di un nuovo Statuto Organico della Confraternita a norma della legge 17 legge 1890; V. La Confraternita del Purgatorio sotto il regime fascista, dopo il Concordato fra Stato e Chiesa dell’11 febbraio 1929 e fino al suo passaggio sotto l’Autorità Ecclesiastica; VI. Analisi storico-artistica della Chiesa del Purgatorio: 1. La facciata della Chiesa e il Campanile, 2. L’interno, 3. Sagrestia, 4. Un memorando atto di omaggio alla Madonna del Carmine nel bicentenario del miracolo del 5 aprile 1299; VII. I più recenti restauri della Chiesa Matrice di Casamassima in una cronaca ragionata della loro realizzazione - Capitolo ottavo. Riepiloghi utili: I. Popolazione di Casamassima nel secolo XX. Osservazioni sulla tabella n. 1. Movimento naturale e migratorio della popolazione di Casamassima nell’ultimo quarantennio; II. Sindaci, Commissari Prefettizi o Regi e Podestà di Casamassima nel XX secolo; III. Gli Arcipreti della Chiesa Collegiata e i Parroci della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in Casamassima nel XX secolo: 1. Gli Arcipreti della Chiesa Collegiata, 2. I Parroci della Chiesa di Santa Maria delle Grazie; IV. Sacerdoti deceduti nel XX secolo: 1. Sacerdoti secolari, 2. Sacerdoti regolari; V. Composizione del territorio di Casamassima; VI. Una guida per Casamassima del 1935.

ISBN 88-7949-244-6