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HEIDEGGER. STORIA E FENOMENOLOGIA...

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Costantino Esposito

HEIDEGGER. Storia e fenomenologia del possibile

seconda edizione riveduta e ampliata, aprile 2003, pp. 473, € 25,00  

Il pensiero di Heidegger continua a richiedere la nostra attenzione. Molte volte esso è stato assunto, in modo definitivo, come se fosse il nostro insuperabile destino, oppure è stato rifiutato in maniera pregiudiziale come se si trattasse di una strada ormai bruciata da lasciarci alle spalle; altre volte, infine, esso è stato per così dire neutralizzato come uno "stile" o una versione standard della pratica filosofica contemporanea (qualcosa come l'oltre metafisico, il post-moderno, il continentale ecc.).

Quello che invece può succedere, se si torna ad esercitare una lettura attenta e non già decisa a priori, è di riconoscere il pensiero heideggeriano come uno dei "fenomeni" peculiari della storia della nostra epoca. Un fenomeno nel quale tornano a rendersi evidenti - in un'azione che si potrebbe definire "drammatica" - i problemi di un'intera tradizione, nel momento in cui essi sembrerebbero ridursi a delle tesi acquisite, ovvie e quindi già perdute.

Un approccio storico all'opera di Heidegger nei suoi motivi genetici e nelle sue tendenze di fondo - in uno sviluppo cronologico e tematico che va dalla fine degli anni Dieci sino agli anni Settanta del secolo scorso - può portare a comprendere che la stessa "filosofia" heideggeriana è essenzialmente una "storia": la storia di una domanda che non viene semplicemente posta, analizzata, elaborata, ma che, per cosi dire, "accade" come un dato sui generis, come l'esperienza più propria e più acuta del pensiero.

E sarà proprio in questa storia che si potranno sorprendere quei presupposti e quelle opzioni - spesso latenti, e pur verificabili nella tessitura degli scritti e dei corsi - che mostrano il vero e proprio carattere "aporetico" del pensiero di Heidegger: lo scarto, cioè, se non la discrepanza, tra l'apertura delle sue domande e la curvatura delle sue risposte.

A distanza di dieci anni dalla sua prima apparizione, questo libro torna in un'edizione completamente riveduta e ampliata, che tiene conto dei testi inediti pubblicati nel frattempo nell'edizione completa degli scritti heideggeriani, nonché della letteratura critica notevolmente accresciuta nell'ultimo decennio.

Sommario: Prefazione alla seconda edizione - Prefazione alla prima edizione - Parte prima: Essere, esserci, differenza: I. Esserci e differenza ontologica: § 1. La costellazione problematica di «Essere e tempo», § 2. L'auto-comprensione come metodo e come contenuto dell'ontologia, § 3. L'uomo-"soggetto" e l'essere-'prodotto": il problema della tradizione,§ 4. L'identità dell'uomo come esserci e le sue originane possibilità, § 5. La consistenza fenomenica dell'esserci, § 6. L'esserci come abisso della differenza; II. Sulla possibilità dell'ontologia (da «Essere e tempo» a «I problemi fondamentali della fenomenologia»): § 7. La fondazione ontica della questione dell'essere, § 8. Temporalità dell'ente - temporalità dell'essere; Primo excursus: L'esserci come condizione di (im)possibieità dell'essere - Parte seconda: Dalla storicità dell'esserci alla storia dell'essere: Sulla fenomenologia della storia nel Pensiero di Heidegger: § 9. Ouverture: Il problema dell'essere come problema della storia; I. Storia e storicità agli inizi della ricerca heideggeriana, § 10. Filosofia, visione del mondo, storia della filosofia, § 11. La vita fattuale come ermeneutica storica, § 12. La motilità storica del se stesso; II. Esserci come storicità («Essere e tempo»), § 13. La temporalità estatica come apertura storica, § 14. «Geschichtlichkeit» e «Geschehen»: la storicità come accadere dell'esserci, § 15. Eredità, destino, ripetizione, § 16. La storiografia come scienza del possibile, § 17. La distruzione come compimento della stona; III. Il pensiero della storia dell'essere (i «Contributi alla filosofia»): § 18. L'accadere storico come essenziarsi della verità, § 19. L'evento di appropriazione come storia originaria, § 20. Storia come abbandono; storia di un abbandono, § 21. Storia come passaggio, § 22. Il salto nella storia, § 23. Storia dell'essere - storia dell'esserci, § 24. Storia del popolo, storia del Dio; § 25. Finale: L'ultima istanza e il destino dell'essere; Secondo excursus: Heidegger e l'esperienza protocristiana del Tempo - Parte terza: Il divino, la tecnica, il linguaggio - Tre problemi fondamentali della metafisica heideggeriana: I. L'essere (di) dio nei «Contributi alla filosofia»: § 26. Essere come evento, § 27. Dal primo all'altro inizio, § 28. L'ultimo Dio; II. L'ambiguità della tecnica: § 29. La tecnica quale destino della metafisica, § 30. Cosa si nasconde nel dominio della tecnica; III. Il linguaggio come rapporto originario: § 31. Il linguaggio - essenza ermeneutica dell'uomo, § 32. Il linguaggio - essenza finita dell'essere; Terzo excursus: Sull'essenza del nichilismo - Parte quarta: Heidegger fenomenologo: I. Ricezione e critica della fenomenologia heideggeriana: § 33. Zurück zu Heidegger!, § 34. Logica fenomenologia, § 35. Heidegger in Italia; II. Il Senso dell'essere: § 36. Il senso dell'essere come fenomeno, § 37. Intenzionalità ontica e trascendenza ontologica; III. La verità dell'essere: § 38. La verità come evidenza dell'essere, § 39. L'evento della differenza; IV. Il luogo dell'essere: § 40. L'essere come luogo dell'inapparente, § 41. Fenomenologia e tautologia, § 42. Conclusione: La possibilità di una presenza - Testi di Heidegger - Indice dei nomi.

In copertina: Heidegger in una foto del 1966, tratta da: Digne Meller Marcovicz, Martin Heidegger: Photos, 23. September 1966 / 16. und 17. Juni 1968, Fey, Stuttgart 1978

ISBN 88-7949-304-13