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GREEK LITERATURE STUDIES

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Menico Caroli

IL VELO DELLE PAROLE
L'eufemismo nella lingua e nella storia dei Greci

 

giugno 2017, pp. 464, € 50,00

 

 

Fittizio ed effimero come un blando palliativo, l'eufemismo continua a rappresentare uno dei fondamenti linguistici dell'esistenza umana: sesso, guerra e superstizione, vizi, malattie e morte ne sono da sempre ispiratori. Plutarco di Cheronea, la fonte più documentata sulle dinamiche dell'eufemismo antico, afferma che i Greci velavano grazie ad esso gli aspetti sconveniente della realtà: «le puttane le chiamano 'etere', i versamenti 'contributi', le guarnigioni 'corpi di guardia' delle città e la prigione 'casa'. La trovata l'ebbe per primo Solone, che aveva denominato 'sgravio' l'estinzione dei debiti». Quanto il lessico contemporaneo possa ancora riconoscersi nel decalogo di Plutarco dimostra l'attualità di termini comuni. La politica degli ultimi anni ci ha insegnato a chiamare 'escort' le prostitute d'alto bordo, 'contributi' le tasse e 'case di rieducazione' le prigioni più affollate. Lo 'sgravio' soloniano è espressione ancora vitale nel lessico della finanza, ma è quasi sempre uno specchietto per le allodole. E decine, a volerli contare, sarebbero gli eufemismi moderni ereditati dal greco. 'Sinistro', nel lessico assicurativo, è l'incidente stradale, dal greco aristeros. Nei momenti di paura ci si augura che la notte porti 'il buon consiglio', in greco euphronē, eufemismo per le notti di terrore. 'Male incurabile' è oggi, per il cancro, il nome che nell'antichità indicava l'epilessia, il 'morbo sacro' infuso dal dio. Risorsa quanto mai versatile per quella funzione del 'dire senza dire', l'eufemismo è complementare a diverse figure retoriche. Alterazioni fonetiche, antonomasie e perifrasi, aposiopesi, litoti e antifrasi, forme allusive, metaforiche o metonimiche, sono sfaccettature di una schēma già noto a Omero. L'eufemismo è il fil rouge che percorre la tessitura della poesia e della prosa greca con la pretesa, quasi segreta, di aggiungersi con la sua deinotēs all'intreccio del tutto. Per via eufemistica si costruisce un'ampia sinonimia, depauperata però rapidamente da sostituti destinati a breve vita. Come scrive Émile Benveniste, in un pionieristico articolo sugli Eufemismi antichi e moderni, se la nozione rientra fra quelle riprovate dalla norma morale e sociale, «l'eufemismo non dura».

 

 

Indice: Introduzione – Avvertenza – PARTE PRIMA DEFINIZIONE DI EUFEMISMO – CAPITOLO I. VELI E COSMETICI DI PAROLE - CAPITOLO II. DIMENSIONE RETORICA DELL'EUFEMISMO: II, 1. Relatività dell'eufemismo; II, 2. Logoramento e contaminazione degli eufemismi; II, 3. Eufemismo, inconscio e la riflessione dei filosofi; II, 4. Eufemismo e disfemismo: i termini per dirlo; II, 5. Hypokorizesthai, l'arte di rimpicciolire il male; II, 6. Dall'euphēmia all'euphēmismos; II, 7. l'eufemismo nella trattatistica De figuris; II, 8. Trifone tra eufemismo e antifrasi; II, 9. Sulla fortuna dell'eufemismo di Trifone; II, 10. Eufemismo e kallos di parola; II, 11. Demetrio e la deinotēs dell'eufemismo; II, 12. Mollitia e allegoria dell'eufemismo; II, 13. Eufemismo e semnotēs – CAPITOLO III. MODULI DI SOSTITUZIONE: III, 1. Metafora; III, 2. Metonimia e sineddoche; III, 3. Perifrasi; III, 4. Antifrasi e litote; III, 5. Epiteto; III, 6. Antonomasia; III, 7. Aprosdokēton; III, 8. Ineffabilità ovvero l'eufemismo 'invisibile'; III, 8, 1. Allusione; III, 8.2. Aposiopesi; III, 9. Eufemismo pronomiale e aggettivale; III, 10. Alterazione eufemistica; III, 11. 'Trapianti' di parole; III, 12. Diminuitivo e baby talkPARTE SECONDA LESSICO DEGLI EUFEMISMI GRECI – CAPITOLO IV. LE PAROLE PER DIRLO: DAL TABU AL LESSICO DEGLI EUFEMISMI – CAPITOLO V. L'EUFEMISMO E LE TENEBRE DELLA SUPERSTIZIONE: V, 1. «Se succede qualcosa»; V, 2. Maledire e benedire: polarità complementari dell'eufemismo; V, 3. I bugiardi lo chiamano 'morbo sacro'; V, 4. «Altri nomi troverai, cercando»; V, 5. 'Danzar fuori' dai misteri; V. 6. L'arte dei giuramenti 'annacquati'; V, 7. «Non evocare invano il nome di Dio»; V, 8. «Le chiamavano 'Benevole', pur essendo 'malevole'»; V. 9. 'Dolcezza', 'bellezza' e altri tabu di animali; V, 10. La notte e il giorno, la terra e il mare; V, 11. 'Orribilio' e storie di altri toponimi; V, 12. Sinistri di mano e di pensiero – CAPITOLO VI. «NON ABBELLIRMI LA MORTE»: VI, 1. Socrate sbeffeggia la morte; VI, 2. La 'buonanima' dei più; VI, 3. Il 'segno' e il 'letto'; VI, 4. Farsi del male e farne agli altri – CAPITOLO VII. L'EUFEMISMO GIURIDICO: PER UN LESSICO DEI REATI E DELLE PENE: VII, 1. Chi 'sbaglia' e chi reagisce 'in strada'; VII, 2. 'Undici' più 'tre'; VII, 3. La strage degli innocenti; VII, 4. Il coccio, gli zoccoli e la linea lunga; VII, 5. L'eufemismo nell'oratoria attica; VII, 6. «Ma tutto si dica col buon augurio»; VII, 7. Apporrhēta; VII, 8. Amanti in amore e amanti di cose altrui – CAPITOLO VIII. L'EUFEMISMO STORICO-POLITICO: VIII, 1. Solone e lo 'sgravio'; VIII, 2. Ricchezza, guerra e povertà; VIII, 3. 'Rinnovare' la città; VIII, 4. Il nome amaro della schiavitù – CAPITOLO IX. LA PERMUTA EUFEMISTICA DEL DIFETTO: IX, 1. La vita 'molle'; IX, 2. L'amore è cieco; IX, 3. Il 'Galateo' pornografico di Filenide; IX, 4. Epigoni filenidei; IX, 5. 'Buoni a nulla' e 'bocche d'oro': l'ironia del difetto – CAPITOLO X: L'EUFEMISMO E IL COMUNE SENSO DEL PUDORE: X, 1. Il 'riccio' della madre; X, 2. Aischrologēo; X, 3. Verginità, matrimonio, aborto; X, 4. «Le parti di cui l'uomo ha vergogna»; X, 5. Il mondo di «Afrodite d'oro»; X, 6. Mille nomi per 'farlo'; X, 7. 'Alla maniera di...'; X, 8. 'Ambidestri' per natura; X, 9. Da 'mercenarie' a 'compagne' dell'erōs; X, 10. Necessità di natura – Siglario bibliografico – Indice degli eufemismi – Album

 

ISBN 978-88-7949-676-6