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IL VENTO E LA SPIGA

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Salvatore Memeo

IL VENTO E LA SPIGA. Poesie

giugno 2006, pp. 64, € 7,00

Di Salvatore Memeo conosco le fasi più recenti della sua incredibile vicenda umana vissuta per la più gran parte fuori di San Ferdinando di Puglia, paese che gli ha dato i natali il novembre 1938 e dove ha trascorso la sua infanzia e l’adolescenza tra le difficoltà che l'immediato dopoguerra ha riservato a quasi tutti quelli della sua generazione, che per sopravvivere dovevano comincia­re a lavorare all'età di sette-otto anni.

Come tanti altri ragazzi della sua età negli anni cinquan­ta egli va via dal paese per cercar lavoro nell'Italia setten­trionale e in Germania.

Ho rivisto Salvatore solo una decina d’anni fa, al suo ritorno al paese per aprirsi un ristorante.

Di lui mi ha sorpreso non solo la sua bravura di ristoratore, ma anche quella di intrattenitore e affabulatore, in grado di deliziare ai suoi avventori il palato e… lo spirito, declamando all’occorrenza poesie di Trilussa, di Carducci, di Leopardi e di altri grandi poeti, di cui conosce a memoria  numerosissime liriche.

Mi era nota la sua abilità di scrivere testi di canzoni originali che, insieme alle salaci e gustose parodie di noti motivi, amava e ama cantare con la sua gradevole e possente voce tenorile in compagnia dei tanti amici (e qui si fa vivo il ricordo che da ragazzini si cantava insieme nei cori dell’oratorio), ma il dato più sorprendente mi si è rivelato leggendo alcuni suoi scritti, in cui ho scoperto una notevole e insospettata sensibilità poetica.

L 'amico che io avevo lasciato circa quarant’anni prima on una gran voglia di cercar fortuna e con la sua passione per il canto, me lo sono ritrovato nelle vesti di autore dall’inesauribile vena poetica.

La sua incredibile produttività ha reso, in breve tempo, possibile la pubblicazione dì una cospicua raccolta di liriche con diversa ispirazione, dal titolo rappresentativo de La bolgia in cui si possono cogliere inequivocabili connotazioni autobiografiche.

Egli racconta che l'interesse per la letteratura e in particolare per la poesia lo scopre grazie ad un amico sacerdote di Milano, che lo aiuta a studiare nelle ore serali e a conseguire in quella città la licenza di terza media in poco tempo.

Ma Salvatore, senza rinunciare all'idea di continuare gli studi, dopo circa quarant’anni, consegue il diploma di Ragioniere con ottimi voti e gli elogi dei membri della commissione esaminatrice, alla bell'età di sessantacinque anni.

Nel corso del curriculum scolastico che lo porterà al brillante conseguimento dell'ambìto titolo, partecipa come alunno esemplare ad alcuni concorsi letterari, piazzandosi sempre ai primi posti.

So che per la sua naturale ritrosia Salvatore proverà imbarazzo a leggere queste mie note: è il prezzo che io gli chiedo di pagare, perché non restino nascosti agli altri i suoi meriti, gli esemplari impegni e gli obiettivi realizzati.

 

TONINO ABBATTISTA

Sommario: Il vento e la spiga – Domenico Marrone; Francesco Terlizzi; Ruggero Renna – Insonnia – Appagamento – 21 marzo – Arsura – Dopo la mietitura – Scherzi d'autunno – Dimensione dimessa – Crepuscolo – Camposanto – Sentore d'autunno – Pustole d'aria – Intesa – Credo che – Ingordigia – Dopo il frastuono –   Sostegno – Io sono un poeta - Mietitura in Puglia – Calvario – La voce del tempo – Fermarmi? – Le saline – Con discrezione – Nevata – Pietra dopo pietra – Il pagliaccio – Consapevolezza – Se solo io potessi... – Odissea – Preghiera – Resurrezione – L’olivo – Il vento – Muta attesa – Promessa – Le nuvole di Clusone –  Grido spento – Spartito – La micia – Luna – Nebbia – Godi, fanciullo.

In  copertina: Carlo Fusca, Belvedere di Puglia, olio su tela 120x100cm.

ISBN 88-7949-417-1