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CAPURSO. L'ALBUM SPORTIVO

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Gino Pastore

CAPURSO. L'ALBUM SPORTIVO

marzo 2003, pp. 244, 36,00

A Capurso lo sport agonistico si coniuga in gran parte con il calcio e, in parte minima, con la pallavolo e con il ciclismo. In passato anche l'atletica leggera, la pallacanestro e il pugilato furono praticati a livello agonistico, ma con il passare del tempo, ad eccezione dell'atletica leggera che, comunque rientrò nei programmi estemporanei delle feste patronali e delle manifestazioni di intrattenimento del tipo "Luglio sport" o "Capurso estate", persero di interesse.

Tutte le specialità citate, comunque, erano accomunate da un unico denominatore, il dilettantismo.

Il ping-pong, il pattinaggio, il tennis e il gioco delle bocce sono praticati ancora oggi a livello amatoriale, mentre sono del tutto estranei alla nostra cultura, vuoi per la posizione geografica di Capurso, che non è un paese rivierasco, vuoi per l'atavica mancanza di strutture idonee, il nuoto, la pallanuoto e la canoa, nonostante che il paese annoveri tra i propri concittadini dei campioni delle suddette specialità.

Si spiega, allora, la ragione per la quale, delle oltre 330 fotografie raccolte ne "L'album sportivo", più di 250 si riferiscono al calcio considerato in tutte le sue forme, e la rimanente parte agli altri sport.

Ogni settore trattato è strutturato in maniera da essere introdotto da note storiche generali, che costituiscono il quadro di riferimento della sua storia particolare e locale e delle relative immagini.

Il lettore vi troverà non solo il racconto storico di ogni disciplina sportiva e le fotografie che ne illuminano i vari momenti, ma anche tante storie personali di uomini, prima che di atleti, che si muovono su uno scenario che si evolve di decennio in decennio, a partire dagli inizi del '900 fino a giungere ai giorni nostri.

Scoprirà così le gesta di tanti protagonisti dello sport capursese, da quelle della veloce ala destra Carvutto, un vero viveur, al gigante buono ovvero a Saverio Giuliani, il peso massimo assai generoso con i suoi avversari. Da quelle del portiere paratutto Vito Carbonara, detto il gatto nero per i suoi scatti felini, a quelle di suo nipote Vito, detto il ghepardo, per la destrezza e per la velocità con le quali ghermisce la sfera di cuoio per insaccarla.

E saprà dell'olimpionico mancato Sante Di Gioia, un fondista che era una vera forza della natura; di Vito Mariano, il ciclista scalatore premiato dal regime fascista con il brevetto "Audax"; dei fratelli Carbonara, campioni di nuoto, pallanuoto e canoa; dei cestisti Portincasa, Squeo, Soldo, D'Alessandro; dei pallavolisti Fatano, Padovano, Battista, Di Turi, e compagni; dei bocciofili capursesi Lagioia, Boezio, Biancofiore, Scarace, Capobianco e altri.

Si tratta, insomma, di un vero album dei ricordi sportivi della comunità capursese, da consegnare a figli e nipoti, con la particolare disposizione di chi è pronto a iniziare un racconto con le parole tante volte ascoltate: - Quando ero giovane..., con quel che segue.

SommarioPresentazione (Elio De Letteris) - Prefazione - I. Il gioco del calcio a capurso tra le due guerre mondiali: 1. Il Foot Ball Club Margherita di Capurso; 2. Un grave incidente; 3. Il pallone di pezza; 4. L'eredità del F.C. Margherita; 5. L’aia del monaco; 6. Il Campo LittorioII. Il calcio a Capurso nel secondo dopoguerra: 1. La Libertas; 2. Una nuova squadra di calcio; 3. Una promozione sofferta; 4. La 1ª Divisione e il "Campo sportivo Francesco Cinefra"; 5. Una "Topolino" mitica; 6. I suonatori suonati; 7. Gravi incidenti a Grumo; 8. Una nuova bufera sul calcio capursese; 9. La rimonta; 10. Il bilancio del primo anno; 11. Una nuova classe dirigente; 12. Un campionato deludente; 13. Scongiurato il pericolo della rinuncia del Capurso; 14. L'andamento della stagione 1952-1953; 15. Capurso rinuncia alla 1ª Divisione; 16. Si ricomincia dalla 2ª Divisione - III. La rinascita dell’U.S. Capurso: 1. E le chiamarono case popolari; 2. La resurrezione dell’U.S. Capurso; 3. Il fattaccio; 4. Quattro amici al bar; 5. Andamento dei vari campionati; 6. L’Ursus Capurso approda in prima categoria; 7. Il lento declino delle tre squadre locali - IV. Una nuova era calcistica: 1. Nascita dell'A.C. Capurso; 2. La "Promozione"; 3. Onori e oneri; 4. Il campionato 2002-2003 - V. I ragazzi del calcio: 1. La scuola di calcio degli anni '40-'50; 2. Vittorio Carvutto; 3. Umberto Di Gioia, il maestro; 4. Vito Carbonara Sr., ovvero il "gatto nero"; 5. Lino Carbonara; 6. Vito Fumai; 7. Le scuole di calcio degli anni '80-'90; 8. Vito Carbonara Jr.; 9. Nico Fumai; 10. Conclusioni - VI. Atletica leggera: 1. Sante Di Gioia: un olimpionico mancato; 2. Il dopoguerra; 3. Gli ultimi due decenni - VII. Ciclismo: 1. Una gara ciclistica abusiva; 2. Il ciclismo a Capurso nel secondo dopoguerra; 3. Una nuova società ciclistica capursese, anzi due - VIII. Nuoto, pallanuoto e canoa: 1. Il nuoto e la campionessa italiana Maria Anna Carbonara; 2. Il fratello Francesco; 3. E c'è anche Adriano - IX. Pallacanestro: 1. I primi campionati provinciali di pallacanestro; 2. Quarant'anni dopo - X. Pallavolo: 1. La pallavolo maschile; 2. La "Polisportiva Orsa" - XI. Pugilato: 1. Il peso massimo Saverio Giuliani; 2. Il peso gallo Vincenzo Di Gioia; 3. Il welter-pesante Vito Di Gioia - XII. Bocce, pattinaggio a rotelle, ping-pong, tennis, tiro a segno e altro: 1. Bocce; 2. Pattinaggio a rotelle; 3. Ping pong; 4. Il "1° torneo di tennis Città di Capurso"; 5. Tiro a segno - Ringraziamento.

In copertina: Due immagini dell'inizio del '900 evocanti i primordi dello sport capursese: nella foto di sinistra un rampollo della famiglia Volpe; in quella di destra riconoscibile, in maglia nero-verde con l'orso capursese adottato come stemma dell'U.S. Capurso, il centravanti Giuseppe Addante. Sullo sfondo una panoramica di Capurso anni '30.

ISBN 88-7949-302-7