Raffaele Sinno in questo puntuale e interessante
saggio affronta uno dei temi più controversi della bioetica, che ha
determinato una Spaltung tra gli studiosi dividendoli in due
schieramenti: i sostenitori della sacralità della vita e i
sostenitori della qualità della vita. Dopo aver analizzato a fondo le
ragioni di tale dicotomia ne riconosce l'infondatezza. La sacralità
della vita, senza la qualità, riesuma il vitalismo; mentre il
criterio della qualità se viene assolutizzato proietta un'ombra di
soggettivismo e di arbitrarietà sulla vita. L'autore trova la
convergenza tra le due teorie nella proposta di "un criterio
teologico, una sacra qualità della vita personale, aperta ai
significati e ai valori più alti per l'uomo".
Il contributo scientifico di questo valido saggio
è di demolire ogni forma di riduzionismo e di sollecitare un
improrogabile approfondimento epistemologico e fondativo della
bioetica. Sinno invita a riflettere sulla complessità e sul mistero
della vita, con la mente sgombra da desideri onnipotenti di dominio e
aperta alla verità, per la costruzione di una società tollerante
nella quale "l'uomo ritrovi nella globale qualità della vita il
suo senso comunitario, la sacra consapevolezza della sua
esistenza".
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Francesco
Bellino
Ordinario
di Filosofia Morale
Direttore
del Dipartimento di Bioetica
dell'Università
di Bari
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Sommario: Prefazione
- Introduzione - I. La novità della bioetica: aspetti
epistemologici e storici - II. La sacralità della vita: un
tema da rifondare - III. La qualità della vita: dalla
casistica alla fondazione epistemologica - IV. Una possibile
soluzione: un'epistemologia della vita - Bibliografia - Indice dei
nomi.
In copertina:
Sequenza del DNA. Foto di Peter Dazeley (da "Kéiron",
quadrimestrale n. 176/99, Farmindustria).
ISBN 88-7949-284-5